il giorno seguente torno al negozio.
stavolta ci arrivo documentata: ho in mano 10 pagine di modelli di frullatori adatti alla mie esigenze. cerco la signora in arancione e le dico, risoluta, che mia madre non è contenta del mixer acquistato ieri. evito di spiegarle che mia madre vive a circa 500 km di distanza e mai userà o vedrà questo mixer, mi pare irrilevante. le spiego che lo voglio sostituire con uno qualsiasi di questi 10 modelli smontabili, lavabili in lavastoviglie (che naturalmente non possiedo), e di marche conosciute che (per questa volta) danno tanta sicurezza. la signora mi guarda comprensiva, fa un paio di ricerche sul suo computer e mi rassicura: "torni tra 5 giorni e facciamo il cambio, nel frattempo quello lo tenga lei". questa frase si ripete identica per le tre volte successive in cui mi presento in negozio. penso ad uno scherzo. Alla fine, stremata, le lascio il mio numero chiedendo di essere avvertita non appena avranno quello che cerco. la signora, come se mi vedesse per la prima volta, mi chiede di scriverle PER BENE tutte le caratteristiche che DEVE possedere il mio oggetto del desiderio. deglutisco ed eseguo.
Molti giorni dopo, appena salita sul treno che mi porta 500 km al nord dai miei, ricevo la telefonata della signora in arancione che, eccitata, mi dice di avere quello che fa per me: si chiama principio e a me pare un ottimo segno per concludere l'odissea del mio primo frullatore.
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3 commenti:
la prossima volta prima di regalarti un libro di cucina verifico che tu sia dotata di apposita strumentazione
ma no, scusa, è stato un grande stimolo!
la mia vita è decisamente migliorata dopo l'arrivo del frullatore.
quella di stav invece.....
grazie miro per il libro. ti tengo un po' di zuppa da parte, per quando vieni a trovarci.
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