martedì 18 dicembre 2007

aperitivo vegan

sabato sera mi hanno invitata (diciamolo, ci siamo un po' imbucati) all'inaugurazione di una mostra di giovani artisti dove l'aperitivo era offerto da un'associazione vegana.
a parte alcune resistenze iniziali ("ma ce l'hannno il vino?") direi che la cucina ha avuto molti apprezzamenti: spiedini di seitan e tofu affumicato, wurster di soia, tartine con alghe e limone, polenta alla brace, salse e intingoli libidinosi....

e la mostra?

gnam, gnam, interessante....

lsi

martedì 11 dicembre 2007

biennale in pillole: la pillola rossa





Ogni volta che si torna dalla vacanze o da una mostra leggo negli occhi di chi è rimasto a casa il desiderio, ma anche il timore, di un dettagliato resoconto.
Per far fronte all’acuto disagio sorto in occasione della biennale veneziana proporrei dunque una cura omeopatica: tre pillole, una al mese.

Partiamo con la pillola rossa, quella per il cuore, che ti emoziona, ti coinvolge, ti fa riflettere, sorridere e ti riempie di una calda energia come i vecchi ricostituenti che ti somministravano da bambina.

Prenez soin de vous di Sophie Calle:
l’autrice riceve una lettera dal suo amante che la abbandona e sottopone a 107 donne (famose e non) il testo della lettera chiedendo di interpretarlo dal loro punto di vista professionale (giornalista, sessuologa, psicanalista, scrittrice di gialli, musicista…). Ogni interpretazione viene documentata con un testo, una foto, un video.
Ne escono situazioni spassose (quella della nostra Litizzetto per esempio), intriganti (la scacchista), poetiche (la danzatrice).
Emerge l’universo femminile chiamato a condividere e solidarizzare con l’autrice.
Emerge il vissuto che si fa arte, l’ironia e la creatività che trasformano una sconfitta in una occasione, emerge il rigore dell’allestimento, la meditatezza di ogni scelta. Una grande forza.

Alla biennale è presente un’altra, splendida, opera di Sophie Calle Pas pu saisir la mort : gli ultimi istanti della madre, malata terminale, che noi seguiamo nella sua preparazione alla morte (l’ultimo viaggio al mare, l’ultima pedicure, l’ultima raccomandazione alla figlia “Ne te fais pas de souci”).

LSI

giovedì 6 dicembre 2007

brindiamo

oggi brindo a te, nomade quarantunenne, che finalmente affronti il tuo primo giorno di lavoro, quello vero, a tempo indeterminato, rincorso, desiderato, maledetto, che si presenta all'improvviso dopo 6 anni da un concorso fatto diverse vite fa.

milano ti aspetta.


tea

martedì 4 dicembre 2007

il trombone elettrico

un'ora in una sala buia e marco stroppa mi ha conquistato.
totalmente.
sarà per quello sguardo tanto acuto e vivo da essere imbarazzante,
per la modestia del suo porsi,
per la capacità di trasmettere concetti complessi in modo chiaro quasi divulgativo,
sarà per le sue riflessioni sullo spazio del suono, la psicologia cognitiva, il suo essere un veronese incontrato a firenze che vive a parigi e insegna a stoccarda,
sarà per la sua musica, per me nuova, affascinante, cerebrale e poetica nello stesso tempo.

stiamo parlando di musica contemporanea.

di un compositore, ricercatore e docente che coniuga la tradizione musicale classica e l'informatica.
di un grandioso trombonista che vaga per il palco con un sensore addosso che comunica con un computer che rielabora e dialoga.
di un maestro che fa scivolare rapidi gli spartiti mentre governa i suoni.

una prima italiana
un piovoso sabato di dicembre
una gustosa scoperta
senza fotocamera


marco stroppa
i will not kiss your f.ing flag (2005)
per trombone aumentato e elettronica da camera
1 dicembre 2007, ore 17
cango, firenze

benny sluchin, trombone
marco stroppa, elettronica
serge lemouton, realizzazione informatica musicale

organizzato da Tempo Reale

ofelia
ps: i curiosi possono ascoltarlo in rete, anche qui