un'ora in una sala buia e marco stroppa mi ha conquistato.
totalmente.
sarà per quello sguardo tanto acuto e vivo da essere imbarazzante,
per la modestia del suo porsi,
per la capacità di trasmettere concetti complessi in modo chiaro quasi divulgativo,
sarà per le sue riflessioni sullo spazio del suono, la psicologia cognitiva, il suo essere un veronese incontrato a firenze che vive a parigi e insegna a stoccarda,
sarà per la sua musica, per me nuova, affascinante, cerebrale e poetica nello stesso tempo.
stiamo parlando di musica contemporanea.
di un compositore, ricercatore e docente che coniuga la tradizione musicale classica e l'informatica.
di un grandioso trombonista che vaga per il palco con un sensore addosso che comunica con un computer che rielabora e dialoga.
di un maestro che fa scivolare rapidi gli spartiti mentre governa i suoni.
una prima italiana
un piovoso sabato di dicembre
una gustosa scoperta
senza fotocamera
marco stroppa
i will not kiss your f.ing flag (2005)
per trombone aumentato e elettronica da camera
1 dicembre 2007, ore 17
cango, firenze
benny sluchin, trombone
marco stroppa, elettronica
serge lemouton, realizzazione informatica musicale
organizzato da Tempo Reale
ofelia
ps: i curiosi possono ascoltarlo in rete, anche qui
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1 commento:
La teoria è stata la parte più interessante, devo ammettere.
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